"L'uomo che sussurrava ai cavalli" di Evans: "Ascolta. Il battito del cuore. Il richiamo degli animali. Il respiro della natura. La voce dell'anima. L'amore che fa vibrare il mondo".
"Non ti muovere" di Margaret Mazzantini: "E quando quella mano fredda, come la pietra dov'era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che la amo. La amo, figlia mia, come non ho mai amato nessuno, come un lupo, come un ramo d'ortica. La amo come un taglio nel vetro".
"Radici" di Alex Haley: Kunta Kinte, il simbolo della schiavitù nera, di tutti coloro che sono stati privati della loro famiglia e della loro identità. La violenza, la fame, la disperazione che un uomo, come tanti, è stato costretto a sopportare.
"Saga di Twilight" di Stephenie Meyer: "Eravamo rimasti a fissarci tutta la notte, a fissare ciò che nessuno dei due avrebbe sopportato di perdere: l’altro".
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