"Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo"

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sabato 6 febbraio 2010

"Lentamente muore" Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita'.
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Compito numero 5

Utilizzo Facebook da più di un anno ormai.
A parlarmene, per la prima volta, sono stati dei miei compagni di Università.
Non avevo la minima idea di che cosa si trattasse, così prima di iscrivermi, ho riflettuto a lungo su i vantaggi e gli svantaggi che l'iscrizione ad un social network potesse comportare.
Con il senno di poi, posso affermare che il principale svantaggio è sicuramente rappresentato dal fatto che Facebook costituisce un'attraente distrazione nei miei pomeriggi di studio!

Se non usato in modo corretto può ovviamente esporre ad alcuni rischi, secondo il mio parere facilmente evitabili, con un po' di buon senso.
Personalmente ho modificato le impostazioni sulla privacy del mio account in modo che quasi tutte le funzioni siano accessibili soltanto ai miei amici.
Inoltre mi sono limitata ad accettare l'amicizia esclusivamente di quelle persone che realmente conosco.
Facebook mi ha aiutata a rimettermi in contatto con amici che avevo ormai perso di vista.
I miei compagni di corso hanno creato un "gruppo", chiamato "TRMIR FIRENZE", con il quale ci teniamo aggiornati riguardo cambiamenti di orario, dispense fornite dagli insegnanti e avvisi di qualsiasi altro genere.
In fine, merita una riflessione, il ruolo di questo potente mezzo di comunicazione riguardo la libera espressione di pensiero. Libertà che incute timore a molti e che forse, presto, ci sarà negata.
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